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UN BEL LIBRO NEL RICORDO DI BERGIOLA

Quasi per incanto, l’antico abitato di Bergiola è ritornato ad essere vivo, grazie a Enzo Cervioni e al suo libro “Bergiola: il paese riscoperto. Tracce di storia e socialità”, una delle ultime pubblicazioni della Banca dell’Identità e della Memoria della Garfagnana, collana editoriale dell’Unione dei Comuni della Garfagnana, presentato in agosto nella piazza antistante la chiesa di Pieve San Lorenzo, dall’archeologo Silvio Fioravanti e dall’autore Enzo Cervioni, alla presenza di autorità e tanti cittadini, nel rispetto delle vigenti norme anti Covid-19. Bergiola è un piccolo borgo medievale totalmente abbandonato e ridotto ad un rudere, la cui storia si è interrotta il 7 settembre 1920, quando il terremoto distrusse completamente il paese, che venne immediatamente abbandonato. Con il trascorrere degli anni da quel tragico evento, la natura pian piano prese il sopravvento, fino a quando, alla fine del secolo scorso, grazie all’interesse di tre persone, Edoardo Paladini, Noel Santi ed Enzo Cervioni, nacque un Comitato per la ricostruzione di Bergiola, affinché la comunità potesse riappropriassi di una parte della propria storia, delle proprie radici. Così, tra varie difficoltà e un gran lavoro, sono ricomparsi la chiesa, il pozzo, i resti delle abitazioni, gli acciottolati delle strade.