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"L'ospitale di Tea"

"L'Ospitale di Tea e l'archeologia nelle strade della Valle del Serchio" a cura di Juan Antonio Quiros Castillo

La Via Francigena, già strada del sale e della transumanza, da Luni a Lucca, attraversa le valli dell'Aulella e del Serchio, passando per i monti dell'Argegna e di Tea. Nelle vicinanze di questi ultimi, grazie alla collaborazione tra enti locali, istituzioni scientifiche e di volontariato, sono stati rinvenuti alla luce i resti di un antico, imponente hospitale, testimonianza di indiscussa importanza strategica e cerniera ideale tra Lunigiana e Garfagnana. Lo scavo dell'ospedale di Tea e l'edizione di questo volume di fine secolo scorso sono stati sostenuti dall'allora Comunità Montana della Garfagnana. Altri enti hanno contribuito ai risultati di cui scritto sopra, ossia la Comunità Montana della Lunigiana, i comuni di Casola in Lunigiana, Minucciano, Giuncugnano e Piazza Al Serchio, la regione Toscana, la provincia di Lucca e il museo del territorio dell'Alta Valle Aulella. I resti dell'ospedale di S. Nicolao di Tea si trovano, infatti, sullo spartiacque appenninico tra laValle Del Serchio e l'alta valle dell'Aulella, nel comune di Minucciano. Negli ampi ed antichi pascoli di Team gli storici e gli archeologici sono partiti dai documenti per scoprire in mezzo ad un prato, dopo molto impegno e fatica, un importante edificio dell'epoca medioevale, del quale nessuna traccia era rimasta in superficie. In ogni valico stradale di solito si trovava un insediamento di soccorso al viandante e solitamente vi erano nuclei abitativi abbastanza vicini, lungo la stessa strada; invece nel caso di Tea il tratto più alto dell'antica strada mulattiera aveva qualche problema di percorrenza, soprattutto di inverno e da ciò ha tratto, forse, origine la necessità di creare un ospizio, nonostante gli abitanti di Giuncugnano e Regnano, nei due rispettivi versanti, fossero abbastanza vicini. Dopo aver individuato del fondazioni dell'edificio, gli scavi e gli studi dei reperti archeologici, utilizzando metodi scientifici, hanno permesso di ipotizzare con buona approssimazione gli spazi dell'ospedale, le loro funzioni e la vita quotidiana che si svolgeva nel loro interno durante l'anno. Il risultato a cui gli studiosi sono giunti è che le dimensioni e le opere murarie dell'edificio di Tea e le tracce della qualità della vita al suo interno, rapportate agli ospizi appenninici ed alpini, superano le caratteristiche di una strada medioevale di secondaria importanza.


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